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CONFERENZA STAMPA di FINE 2015 del Presidente della Provincia
CONFERENZA STAMPA DI FINE 2015 DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
pubblicata il 28/12/2015

Il 2015 è stato un anno di riforma e riordino delle Province per la Legge Del Rio, che trasformerà l'amministrazione provinciale in un ente di secondo livello al servizio dei Comuni, o "casa dei Comuni". Così il presidente della Provincia di Livorno Alessandro Franchi ha aperto il panorama dell'ente che si profila nel nuovo anno, tracciando il bilancio di quello appena trascorso alla guida dell'amministrazione nella conferenza stampa del 28 dicembre. L'ente manterrà le funzioni essenziali - edilizia scolastica, trasporti, viabilità - e sarà di supporto ai Comuni, specie i più piccoli, per ambiti ancora da stabilire in base all'interpretazione della Legge Del Rio. Nel frattempo la Provincia di Livorno si presenta con il personale ridotto a circa 200 dipendenti (dopo il passaggio di oltre cento unità tra la Regione e i trasferimenti ai Comuni e all'Unione Colline Metallifere), e la prospettiva di una ulteriore riduzione con il passaggio del personale dei Centri per l'Impiego dal 2017. Il bilancio è stato sforato a causa del patto di stabilità, ma col il proposito di dare risposte al territorio, dunque facendo investimenti nei settori essenziali in carico all'Ente per un totale di cinque milioni di euro. Circa tre sono per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria agli istituti superiori della provincia (tra i quali dieci aule e due laboratori per l'Isis Mattei di Rosignano), importanti interventi per la viabilità (come la riapertura di via della Giunca e della strada provinciale 555 Vicarello-Guasticce-Stagno, per la variante del Crocino) inclusi quelli all'Elba per circa un milione di euro, oltre a quelli per la viabilità forestale. A questi si aggiungono gli investimenti provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per i progetti transfrontalieri PERLA, I-PERLA, No-Far-Access. Il 2016 vedrà l'ente impegnato "nell'ottica di area vasta nei rapporti con il territorio di Pisa e la Regione Toscana, che con l'Accordo di Programma che dovrebbe prendere corpo, potrebbe avere una nuove veste" spiega Franchi. "Anche se il referendum al senato voterà la cancellazione delle Province dalla costituzione - prosegue - la Provincia resterà un ente di area vasta con un'anima nei settori di competenza e nella programmazione. Inoltre, stando alla normativa in vigore, anche la cultura dovrebbe restare alle Province. Per me è un settore strategico con strutture di eccellenza come l'istituto musicale Mascagni a livello regionale e il Museo di Storia Naturale, che ha oltre 50.000 visitatori l'anno e 15.000 alunni delle scuole coinvolti nelle attività didattiche".



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